Arthur J. Rees è stato uno scrittore australiano di gialli, noto soprattutto per i suoi romanzi polizieschi e di detective fiction. Nato a Melbourne, ha iniziato la sua carriera come giornalista, lavorando per testate come il "Melbourne Age" e il "New Zealand Herald" prima di trasferirsi in Inghilterra all’età di vent’anni. La sua abilità nel creare storie di mistero e crimine gli ha valso riconoscimenti, tra cui un elogio di Dorothy Sayers nell’introduzione a "Great Short Stories of Detection, Mystery and Horror" (1928). Due delle sue opere sono state inserite in un’antologia americana di racconti polizieschi, consolidando ulteriormente la sua reputazione nel genere.
Lo stile di Rees si caratterizzava per trame intricate e una profonda comprensione del suspense, tanto che alcune delle sue opere sono state tradotte in francese e tedesco. Sebbene le informazioni sui suoi titoli pubblicati siano scarse, il suo contributo alla detective fiction della prima metà del Novecento rimane significativo. La sua formazione giornalistica ha probabilmente influenzato il suo stile narrativo preciso e attento ai dettagli, rendendolo una figura rispettata tra gli scrittori di gialli del suo tempo.