David Grann è un autore e giornalista americano pluripremiato, noto per la sua narrativa fiction che spesso si avvicina al genere investigativo e avventuroso. Grann lavora come scrittore presso The New Yorker dal 2003, dove si è guadagnato la reputazione di uno dei contributori più stimati della rivista.
Grann ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui la finale per il National Book Award per il suo libro "Killers of the Flower Moon" e la vittoria di un Edgar Allan Poe Award. Il suo libro "The Lost City of Z" è stato un successo critico ed è stato successivamente adattato in un film. La scrittura di Grann è stata anche riconosciuta da Entertainment Weekly e Time, che ha nominato "Birth of the FBI" uno dei migliori libri del 2017.
Prima del suo incarico a The New Yorker, Grann ha lavorato per il Washington Post e ha conseguito un master in Creative Writing al Boston University e un altro in International Relations presso la Fletcher School of Law and Diplomacy. Ha conseguito la laurea presso il Connecticut College, dove ha svolto approfondite ricerche in Messico ed è stato insignito di una borsa di studio Thomas J. Watson Fellowship. Grann attualmente risiede a New York con sua moglie e due figli.
Grann è autore di diversi bestseller, tra cui "The Wager," "The Lost City of Z," "Killers of the Flower Moon," "The White Darkness," e "The Devil and Sherlock Holmes: Tales of Murder, Madness, and Obsession." Molte delle sue storie sono state adattate in importanti film, come "The Lost City of Z" e "The Old Man and the Gun". Il giornalismo investigativo e il storytelling di Grann gli sono valsi diversi premi prestigiosi, tra cui un George Polk Award e un Edgar Allan Poe Award.