Isobelle Carmody è una autrice affermata di fantasy e science fiction, originaria dell'Australia. Si è distinta soprattutto per la sua serie, le Cronache di Obernewtyn, che ha iniziato a scrivere ancora durante gli anni del liceo, serie che le ha valido la posizione di rilievo nel panorama della letteratura fantasy australiana. Oltre alle Cronache di Obernewtyn, Carmody ha scritto diversi romanzi young adult e per bambini, sia autoconclusivi che facenti parte di serie.
La serie delle Cronache di Obernewtyn, composta da otto libri, narra la storia di un mondo post-apocalittico e segue il viaggio della sua protagonista, Elspeth Gordie, mentre scopre i propri poteri e i segreti del suo mondo. Altre serie di Carmody includono la Trilogia del Portale, paragonata favorevolmente a Il Mago di Oz e Le Cronache di Narnia, e la quadrilogia La Piccola Pelliccia, un eco-fantasy con protagonista una mezz'elfa, mezzotroll, interamente illustrato dall'autrice stessa. Carmody ha inoltre scritto diversi romanzi autoconclusivi, come Alyzon Whitestarr e Billy Thunder e la Porta della Notte.
La scrittura di Carmody è stata insignita di numerosi premi, tra cui diversi Aurealis Awards e Children's Book Council of Australia Awards. È stata ospite d'onore al Australian National Science Fiction Convention del 2007. Carmody divide il suo tempo tra la sua casa sulla Great Ocean Road in Australia e i suoi viaggi all'estero con il suo partner e la figlia.
Isobelle Carmody è una scrittrice prolifica, ha scritto molti libri per bambini, ragazzi ed adulti, e ha anche lavorato come curatrice in una collezione di due libri di storie. Ha vinto numerosi premi per la sua scrittura, tra cui il Children's Book of the Year del CBC, il Talking book of the year, il Children's Literature Peace Prize, l'Aurealis Award, il White Raven al Bologna Book Fair e il BAAFTA Industry Award for design. Il suo ultimo libro, The Red Wind, ha vinto il Book of the Year e il suo più recente libro è una collezione di storie intitolata Metro Winds. Attualmente sta lavorando al volume finale delle Cronache di Obernewtyn, The Red Queen, e ad un altro libro, The Cloud Road.