Sybille Bedford era una scrittrice inglese di origine tedesca, celebre per la sua prosa elegante e per le opere in parte autobiografiche. Il suo acclamato romanzo "A Legacy" (1956) traeva ispirazione dalla giovinezza del padre, offrendo un ritratto incisivo dell'antisemitismo e della brutalità nella Germania precedente alla Prima Guerra Mondiale. Bedford ottenne riconoscimenti anche per i suoi scritti di viaggio, in particolare "A Visit to Don Otavio" (1953), vivido resoconto del suo viaggio attraverso il Messico. Tra le altre opere significative figurano i romanzi "A Favourite of the Gods" (1963) e il suo sequel "A Compass Error" (1968), oltre alla biografia autorizzata "Aldous Huxley" (1973).
La scrittura di Bedford esplorava spesso temi come lo sradicamento, la giustizia e i contrasti culturali, riflettendo le sue esperienze transnazionali. La sua cronaca giudiziaria, raccolta in "The Faces of Justice" (1961) e opere successive, dimostrava le sue acute capacità osservative e profondità analitica. Nel 1989 pubblicò "Jigsaw", un romanzo semi-autobiografico che rivisitava i luoghi della sua gioventù in Italia e Francia. Il suo memoir, "Quicksands" (2005), offrì ulteriori approfondimenti sulla sua vita, dall'infanzia berlinese alla carriera letteraria nel dopoguerra. Riconosciuta come maestra della prosa inglese moderna, fu nominata OBE ed elogiata dai contemporanei per la precisione letteraria e la narrazione evocativa.