William Golding, un celebre romanziere britannico, è nato il 19 settembre 1911 a Saint Columb Minor, in Inghilterra. Il padre, Alex Golding, era un insegnante e la madre, Mildred Golding, una membro attiva del movimento suffragette. Cresciuto in una piccola casa vicino a un cimitero del XIV secolo, Golding è stato esposto alla letteratura fin da piccolo, il che ha suscitato il suo interesse per la scrittura. Ha iniziato a scrivere all'età di sette anni.
Il percorso accademico di Golding è iniziato con un focus sulle scienze ad Oxford, ma in seguito ha cambiato la sua enfasi su inglese, in particolare la letteratura anglo-sassone. Il suo background educativo, combinato con la sua esperienza nella Royal Navy durante la seconda guerra mondiale, ha influenzato in modo significativo il suo stile di scrittura e la sua materia. Dopo aver servito per cinque anni, Golding ha lasciato la Marina e ha intrapreso una carriera di insegnante, che ha anche svolto un ruolo cruciale nella formazione delle sue opere letterarie.
William Golding è noto soprattutto per il suo romanzo "Il signore delle mosche" (1954), che ha attirato una notevole attenzione dagli studenti universitari negli anni '50 e '60, alla fine suscitando l'interesse dei critici letterari. I suoi romanzi dark e introspettivi, come "Gli eredi", "La caduta libera", "Pincher Martin" e "La lingua doppia", gli hanno fatto guadagnare la reputazione di maestro di narrazioni psicologiche oscure. Il lavoro di Golding è stato riconosciuto con prestigiosi premi, tra cui il Premio Nobel per la Letteratura nel 1983 e il Booker Prize per il suo romanzo "Riti di passaggio" nel 1980, il primo libro della trilogia "Fino ai confini della terra". Nel 2008, The Times ha classificato Golding al terzo posto nella loro lista di "I 50 migliori scrittori britannici dagli anni '45". Golding è morto per un attacco di cuore a Perranarworthal, Cornovaglia, in Inghilterra, sopravvivendo alla sua moglie e ai loro due figli.