Zeyn Joukhadar è un autore molto apprezzato, noto soprattutto per i suoi romanzi "La mappa delle stelle al sale" e "I trenta nomi della notte". Il primo, pubblicato nel 2018, è già stato tradotto in sei lingue ed è valso a Joukhadar diversi premi, tra cui il Middle East Book Award del 2018 per la letteratura giovanile e una nomination ai Goodreads Choice Awards del 2018 nella categoria fiction storica. Il secondo è stato pubblicato nel 2020 ed ha già suscitato grande interesse, dimostrando il talento eccezionale di Joukhadar nel raccontare storie.
Oltre ai romanzi, Joukhadar ha scritto per varie pubblicazioni, tra cui PANK Magazine, The Saturday Evening Post e The Kenyon Review. Il suo lavoro è stato candidato due volte al Premio Pushcart e compare in diverse antologie e riviste, tra cui Kink, Salon, The Paris Review, Shondaland, [PANK], e Mizna. La scrittura di Joukhadar è apprezzata per la prosa, la profondità e l'originalità delle storie, che hanno conquistato lettori e critici.
Joukhadar è membro del Radius of Arab American Writers (RAWI) e ha ottenuto borse di studio da diversi istituti prestigiosi, tra cui il Montalvo Arts Center Lucas Artists Program, il Arab American National Museum, il Bread Loaf Writers’ Conference, la Camargo Foundation e la Josef and Anni Albers Foundation. Inoltre, mentore per scrittori emergenti di colore con il Periplus Collective, ha ricoperto il ruolo di guest editor per il numero 2020 Queer + Trans Voices di Mizna. "The Thirty Names of Night" ha vinto il Lambda Literary Award e il Stonewall Book Award, mentre "The Map of Salt and Stars" ha vinto il Middle East Book Award del 2018 per la letteratura giovanile, è stato finalista ai Goodreads Choice Awards del 2018 nella categoria fiction storica ed è stato selezionato per il Wilbur Smith Adventure Writing Prize. Attualmente, "The Map of Salt and Stars" sta venendo tradotto in venti lingue, un riconoscimento alla portata globale di Joukhadar e alla capacità delle sue storie di toccare un pubblico universale.