Arthur Asher Miller, nato il 17 ottobre 1915, è stato un saggista e drammaturgo di spicco del teatro americano per tutto il XX secolo. È nato a Harlem, New York City, e è cresciuto nel Lower East Side. Miller era di origine polacco-ebraica ed ha frequentato la Rabbi Jacob Joseph School per la sua istruzione primaria e secondaria. Ha proseguito gli studi laureandosi presso il City College of New York e la Brooklyn Law School, e in seguito conseguendo un Master in Legge presso la New York University.
Miller è noto per i suoi lavori nel teatro americano, che includono importanti opere come "Morte di un commesso viaggiatore" (1949), per cui ha vinto un Premio Pulitzer, e "Il crogiuolo" (1953). Le sue altre opere celebrate includono "Un tratto di terra" e "Tutti i miei figli", che sono ancora ampiamente studiate e rappresentate in tutto il mondo. Oltre ai suoi contributi alla letteratura, Miller è stato anche una figura di spicco del cinema e ha suscitato scalpore per il suo rifiuto di testimoniare al comitato per le attività antiamericane della Camera dei rappresentanti. Ha anche avuto l'onore di essere sposato con l'iconica attrice, Marilyn Monroe.
La vita personale di Arthur Miller è stata impressionante quanto i suoi traguardi professionali. Si è sposato con Ronnie Hershcopf nel 1967 ed ha avuto quattro figli con lei. La famiglia ha vissuto a New York fino al 1971, quando si sono trasferiti a Brooklyn, dove Miller ha dedicato il suo tempo a rappresentare i membri della Jewish Defense League nella lotta per la giustizia per i sovietici ebrei. Ha anche lavorato come Assistente Professore Aggiunto di Tassazione presso la Pace University di New York. Nel 1973, Miller è stato trasferito a Worcester, Massachusetts, dove è diventato socio in uno studio commercialista internazionale e in seguito si è unito a un importante studio legale di quasi 200 anni, Fletcher Tilton, nel 1991. Dopo essersi trasferiti in Israele nel 2004, Miller e sua moglie Ronnie si sono stabiliti a Beit Shemesh, dove hanno trascorso i loro giorni circondati dai loro figli e nipoti.