Belinda Bauer è una autrice affermata di romanzi di mistero e suspense, nata in Inghilterra nel 1962. Ha trascorso diversi anni della sua infanzia in Africa, per poi stabilirsi definitivamente in Galles, dove ha vissuto per gran parte della sua vita. Le esperienze di Bauer in Galles sono state fondamentali, avendo frequentato l'Accademia Gallese e sviluppato un profondo affetto per la città di Cardiff, dove si è formata come giornalista e ha lavorato nel settore per diversi anni.
Il percorso di Bauer per diventare una autrice di successo non è stato privo di difficoltà. Dopo il ritorno in Gran Bretagna dall'Africa, ha subito un cambiamento drastico delle circostanze, passando da una casa agiata in Sud Africa a una casa povera nel West Country. Tuttavia, queste esperienze non l'hanno scoraggiata, anzi, le ha fornito opportunità per costruire una carriera di successo. Il suo tempo come giornalista è stato particolarmente prezioso, fornendole competenze e esperienza inestimabili che le sarebbero state utili in seguito nella sua carriera di scrittrice.
Prima di diventare una autrice, Bauer ha lavorato come giornalista e sceneggiatrice. La sua sceneggiatura "The Locker Room" le è valsa il Carl Foreman/BAFTA Award for Young British Screenwriters, un riconoscimento presentatole dal leggendario Sidney Poitier. Ha anche dimostrato il suo talento nella Rhys Davies Short Story Competition, dove è arrivata seconda con la sua storia "Mysterious Ways" su una ragazza bloccata su un'isola deserta con 30.000 Bibbie.
La carriera letteraria di Bauer è decollata con il suo romanzo d'esordio, "Blacklands", che le è valso il CWA Gold Dagger for Crime Novel of the Year. Ha poi vinto il CWA Dagger in the Library per il suo corpus di opere nel 2013. Il suo quarto romanzo, "Rubbernecker", è stato votato 2014 Theakston Old Peculier Crime Novel of the Year. Nel 2018, il suo ottavo romanzo, "Snap", è stato inserito nella longlist del Man Booker Prize. I suoi libri sono stati tradotti in 21 lingue e ha anche scritto il thriller "High Rollers" con lo pseudonimo Jack Bowman.