Conrad Moffat Black, noto comunemente come Conrad Black, è un autore e uomo d'affari canadese di spicco. Ha acquisito notorietà come imprenditore per aver costruito una delle maggiori società editoriali del mondo durante gli anni '90. La conglomerata da lui fondata, Hollinger International, possedeva famosi giornali come "The Jerusalem Post", "Chicago Sun-Times" e "The Daily Telegraph". La carriera di Black ha subito una battuta d'arresto significativa quando è stato condannato per ostruzione alla giustizia e frode postale nel 2007, portandolo a trascorrere diversi anni in prigione. Tuttavia, è stato successivamente graziato dal presidente Trump nel 2019.
Gli anni giovanili di Black sono stati trascorsi a Toronto, in Canada, dove è nato. Successivamente si trasferì a Ottawa per studiare scienze politiche e storia alla Carleton University, laureandosi nel 1965. Ha proseguito il suo percorso accademico presso l'Università Laval a Québec City, dove ha conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1970. Ha ulteriormente ampliato i suoi studi presso l'Università McGill di Montréal, conseguendo una laurea magistrale in storia nel 1973. La sua tesi di laurea magistrale sul premier del Quebec Maurice Duplessis è diventata un'opera definitiva quando pubblicata nel 1977.
Come autore e biografo rispettato, Conrad Black ha pubblicato storie approfondite del Canada e degli Stati Uniti. Ha anche scritto biografie autorevoli di figure di spicco, tra cui Maurice Duplessis, i presidenti Franklin D. Roosevelt, Richard Nixon e Donald Trump. Il lavoro di Black come autore gli è valso riconoscimenti in varie pubblicazioni, come National Review Online, The New Criterion, The National Interest, American Greatness, il New York Sun e il National Post.
Oltre alla sua scrittura, Black è un commentatore televisivo e radiofonico, contribuendo a numerosi programmi di attualità su reti come CNN, Fox News, CTV, CBC, BBC e Radio Canada. Ha inoltre ampliato la sua influenza mediatica servendo come editore di importanti giornali e riviste, tra cui il London Daily Telegraph, The Spectator, il Chicago Sun-Times, il Jerusalem Post e il National Post del Canada.