Tom Stoppard

Tom Stoppard è un drammaturgo e sceneggiatore britannico di origine ceca, celebre per i suoi contributi al teatro, al cinema, alla televisione e alla radio. Tra le sue opere teatrali più acclamate figurano "Rosencrantz and Guildenstern Are Dead", "Arcadia", "The Real Thing" e "Leopoldstadt", quest’ultima vincitrice sia del Laurence Olivier Award per la Miglior Nuova Opera Teatrale che del Tony Award per la Miglior Opera Teatrale. Come sceneggiatore, ha firmato film di successo come "Shakespeare in Love", che gli valse un Premio Oscar, e "Brazil", oltre ad adattamenti quali "Empire of the Sun" e "Anna Karenina". Nominato cavaliere nel 1997 per i suoi servizi al teatro, Stoppard rimane uno dei drammaturghi più rappresentati a livello internazionale della sua generazione.

Le opere di Stoppard esplorano spesso temi come la libertà politica, i diritti umani e la censura, intrecciando complessità filosofiche alle sue narrazioni. Nato in Cecoslovacchia, fuggì dall’occupazione nazista da bambino rifugiato, stabilendosi infine in Gran Bretagna dopo gli anni di guerra trascorsi in India. Il suo background eterogeneo influenza la sua gamma intellettuale e stilistica, dall’umorismo assurdo di "Jumpers" alla profondità storica di "The Coast of Utopia". Ex giornalista e critico teatrale, Stoppard passò alla drammaturgia nel 1960, affermandosi rapidamente come maestro di destrezza linguistica e ricchezza tematica.

Nel corso della sua carriera, Stoppard ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui cinque Tony Award e l’appellativo di una delle figure culturali più influenti della Gran Bretagna. La sua opera del 2020, "Leopoldstadt", un commovente esplorazione dell’identità ebraica nella Vienna del primo Novecento, ha segnato un trionfale ritorno sulle scene, consolidando ulteriormente la sua eredità come figura dominante nel teatro contemporaneo.